Oggetto: Posti di servizio da Agenti a Sovrintendenti ( Sanatorie non previste e non a Norma ) 

                D.L.gs 443/92 


Gentile Dottoressa,

riteniamo opportuno, se non doveroso, intervenire in merito a provvedimenti da Lei adottati,  riguardanti l’utilizzo dei Sovrintendenti ( giunti in sede da Nuovo Corso ).

Sembra invero di assistere ad una “disorganizzazione dell’organizzazione”, ovvero dove da Protocollo di Intesa Locale e dallo stesso PID è prevista una unità Agenti/Assistenti , Lei senza alcuna comunicazione ha inteso sanare l’unità di Polizia Penitenziaria che da Assistente Capo C. è passata Sovrintendente “effetto riordino” all’interno dell’UFFICIO MISSIONI della CC Ge Marassi , senza alcuna comunicazione alle OO.SS. ( cosa invece avvenuta per l’Ufficio Matricola ) Il progetto di un nuovo modello organizzativo ha reso necessario, come diretta conseguenza, la revisione dell’accordo decentrato sull’impiego degli operatori di Polizia penitenziaria in grado di regolamentare le funzioni del futuro assetto.

Purtroppo, però, come spesso accade a MARASSI ,  da qualche tempo, sorgono decreti dirigenziali e/o disposizioni di organizzazione interna che vanno in netta collisione con quello stesso schema da Lei proposto e che è alla base di un accordo decentrato appena sottoscritto ( No dalla UIL ) .

Non contenti poi del livello di entropia che si è venuto a creare, si è proceduto all’inserimento temporaneo e intuitu personae di una unità agente /assistente di sesso femminile all’interno ufficio spesa/sopravitto  all’interno di un reparto maschile ( ma su questo punto la UIL sà come agire ) .

Come se non bastasse, rimangono disattesi gli impegni della Direzione,  in merito ai turni 18/24 ( MATRICOLA ) e anche il supporto di una unità Ufficio Avvocati . Inoltre non abbiamo notizia di interpelli ( Ruota Pranzi - Colloqui - ) .

Tornando alla questione Sovrintendenti a fine Aprile , inizio Maggio , ci troveremo di fronte a nuovi arrivi e si chiede fin da subito trasparenza e democrazia , ovvero “Nessuna Sanatoria” inoltre, trovare prima di altre falle ,  la convocazione per un confronto sindacale.

E’ dunque lapalissiano che tale organizzazione si connota per precarietà e inefficacia, come del resto più volte segnalato da questa OS nei vari incontri precedenti; segnalazioni, anche se spesso non verbalizzate, che suggerivano di assumere netti  provvedimenti . 

Purtroppo, la babele che si vive e si respira alla casa circondariale di Genova Marassi  suscita sconcerto e malcontento negli operatori e incide negativamente sul benessere organizzativo che per questa OS non può essere circoscritto alla mera “sanatoria dei Posti di servizio occupati in precedenza e con altra qualifica      D.L.gs 443/92  ”, provvedimenti utili a porre in accettabili condizioni lavorative gli operatori, che hanno il preminente diritto di poter lavorare in un clima di sicurezza e serenità.

Rebus sic stantibus, suggeriamo alla S.V. di procedere a una disamina compiuta dello stato dell’arte, soprattutto al fine di individuare obiettivi chiari e definiti – anche in funzione del progetto d’istituto, del quale si richiede nuovamente la trasmissione – e solo a seguito di ciò emanare le decretazioni consequenziali, così da consentire l’individuazione di un modello organizzativo e di impiego degli operatori rispondente all’esigenze operative.

Al Provveditore Regionale si chiede di intervenire con urgenza in tutto il Distretto onde evitare simili comportamenti e scelte non legittime da parte delle Direzioni nel rispetto del D.L.gs 443/92 sull’utilizzo dei Sovrintendenti du Nuovo Corso . 



Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)
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