Pagani (UILPA PP): “Necessaria task force per le carceri liguri”
“Dopo aver ricevuto ordinanza Regione Liguria n. 1/2020, con una nota indirizzata al Provveditore Regione Liguria e Direttori Carceri Liguri ( da LA SPEZIA a SANREMO ) , e per conoscenza anche al Ministro della Giustizia, abbiamo chiesto l’adozione di opportune misure d’informazione, prevenzione e controllo al fine di scongiurare, per quanto possibile, i rischi di contaminazione da nuovo “coronavirus” degli ambienti carcerari e quelli a essi strettamente connessi. Ieri, dopo Ordinanza del Presidente TOTI ( LIGURIA) che ha praticamente sospeso “preventivamente tutto” per una settimana, la situazione complessiva si è fatta innegabilmente più seria e – pur senza voler ingenerare allarmismi – nuovamente abbiamo chiesto ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria interventi mirati , l’adozione di utili misure di prevenzione e monitoraggio, specie in occasione di trasferimenti di detenuti e, in generale, in ogni ambiente di transito in cui opera personale del Corpo di Polizia , nonché la predisposizione di appositi protocolli da attivare per ogni nuovo ingresso in carcere. riteniamo sia necessaria la costituzione di un’apposita cabina di regia che informi, istruisca e guidi operatori e detenuti”.
È quanto dichiara in un comunicato Fabio PAGANI , per la UILPA Polizia Penitenziaria, a seguito delle notizie di trasmissione direttamente nel nostro Paese del 2019-nCoV.
PAGANI poi aggiunge: “ribadiamo di non voler creare allarmi di alcuna natura, ma parimenti chiediamo che non ci sia nessuna sottovalutazione del fenomeno e si faccia tutto il possibile per impedire ‘l’ingresso nelle carceri’ del nuovo coronavirus, che sarebbe evidentemente devastante anche in ragione delle particolarità e la promiscuità dei luoghi in cui transitano, molto più di quanto si creda, una molteplicità di persone, e nei quali l’igiene e la stessa salubrità degli ambienti non sempre eccelle a voler essere eufemistici”. Noi, sia come operatori sia come sindacato – conclude PAGANI – siamo disponibili a fare la nostra parte con lo spirito di servizio e l’abnegazione di sempre, ma è necessario, appunto, che vi sia una regia istituzionale e univoca che si muova su solide basi scientifiche”.