Oggetto: OdS 90 DEL 23.11.2016 e RELAZIONI SINDACALI CC GE PONTEDECIMO. 

 

Preliminarmente dobbiamo scusarci per il “volume” della presente, ma riteniamo che l’unico strumento per suscitare l’attenzione dei lettori sia quello di non trascurare nulla.

Quindi, nella speranza di non essere troppo dettagliati o arzigogolati, anziché inviare diverse segnalazioni, abbiamo preferito fare un’unica “enciclopedia” per rendere meglio l’idea di quello che stiamo constatando.

Da mesi stiamo registrando un serie di condotte e di provvedimenti del Direttore della Casa Circondariale di GE PONTEDECIMO  che, oltre a ledere le prerogative sindacali e i diritti del personale, francamente, lasciano senza parole.

Il Dirigente sembra non capire il senso degli interventi sindacali ed elude le richieste, fuorviando le questioni prospettate. Non si capisce se in modo intenzionale o perché deve difendere gli interessi di qualcuno. “...A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca... ” diceva qualcuno, speriamo di sbagliarci ovviamente.

Tuttavia, nei fatti, non è assolutamente logico che per affrontare e (tentare) di risolvere i problemi o le anomalie si debbano scrivere fiumi di note sindacali.

L’operare della Pubblica Amministrazione dovrebbe essere improntato sull’Efficienza, Efficacia ed Economicità. I Dirigenti dovrebbero essere formati su questo, ma, molto probabilmente il Dirigente di GE PONTEDECIMO  era assente . A parte le battute, non può certo definirsi Economicità l’alimentare corpose corrispondenze sindacali che non fanno altro che riempire gli archivi, perché chiariscono poco o nulla. Se poi si verifica che anche i contatti informali, finalizzati a chiarimenti, non danno gli effetti sortiti ma vengono respinti o evitati, non ci rimane altro che richiamare l’attenzione delle SS.LL., affinché qualcuno rammenti al Direttore di GE Pontedecimo che DEVE dialogare con il sindacato, DEVE riconoscere partecipazione e trasparenza e DEVE rispettare le regole concordate.

E’ evidente che se nessuno dovesse intervenire, oltre a farsi complice della chiusura del Direttore, determinerebbe effetti diversi. Quelli della protesta e dell’azione legale, a tutela del personale e delle nostre prerogative.

Orbene, se l’intenzione del Dirigente assegnato a GE Pontedecimo  è quella di prendersi gioco del Sindacato o di riempirsi gli scaffali di (inutile) corrispondenza, basta dirlo pubblicamente e vedremo come regolarci per il futuro. Una cosa è certa che così non può certo continuare.

E’ utile che qualcuno abbia l’autorevolezza, ma anche il buon senso, di intervenire nei confronti di un Dirigente dello Stato che, per quanto ci riguarda, si “diverte” a palleggiare le questioni e tenta di ridicolizzare chi rappresenta il personale.

Intanto, sarebbe auspicabile che il Provveditore Regionale, avocandosi le questioni, convochi quanto prima un tavolo sindacale al fine di dirimere o chiarire le controversie in atto. Abbiamo già chiesto al Direttore un tavolo di confronto ma, in coerenza, tende a rinviare e non convocare le parti .

Pur riservandoci di adire la Commissione Arbitrale Regionale rispetto alle violazioni, non possiamo certo attendere i tempi di convocazione della stessa, purtroppo mai contestuali alle vertenze. Ecco perché facciamo appello al ruolo ed alle responsabilità del Provveditore Regionale .

Sempreché si voglia evitare di far precipitare la situazione.

E come ciliegina sulla torta in riferimento all’ OdS n. 90 del 23.11.16 che ovviamente esprime tutte le capacità di gestione dell’attuale Direttore , capace di trasformare Assistenti Capo in Comandanti del Reparto , capace di annullare se non annientare entrambi i Commissari e tutta la regia di comando . 

Chiediamo Esimio Provveditore che la S.V. possa richiederne copia , noi con la presente le elenchiamo alcuni dolci passaggi . Entrando nel particolare dell’ODS in questione che a ns avviso è puramente illegittimo perché delegittima tutta la catena di Comando (Comandante di Reparto, Coordinatori ecc…) perché  il contingente partecipante all’evento è stato disposto e scelto dal Direttore stesso e nello stesso Ods  i partecipanti non sono stati considerati e interpellati per le mansioni di competenza, ma la cosa più grave è che l’organizzazione e l’individuazione del contingente di unità P.P. femminile a supporto del NTP cittadino è stata affidata all’addetto Ufficio automezzi nella qualifica di un Assistente Capo che ha dovuto rispondere agli ordini impartiti con non poche difficoltà.  Rivolgendo domanda alla S.V. e al Provveditore chiediamo che ruolo, figura e importanza hanno i coordinatori e i funzionari del Corpo della Polizia Penitenziaria a Pontedecimo?

Perché il Dirigente della CC Ge Pontedecimo “sempre” e in occasione di tali  servizi esterni  designa sempre ed esclusivamente  alcune unità P.P. di sua “fiducia” e poi le stesse non vengono mai impegnate e non risultano per così dire di fiducia per operazioni come le perquisizioni ordinarie o le Sorveglianze Generali ??

In attesa di urgente, dovuto riscontro, si porgono distinti saluti.