OGGETTO: Relazioni Sindacali PIEMONTE/LIGURIA/V.D’AOSTA
Signor Provveditore,
nel giro di pochi giorni, ancora una volta siamo costretti a sollevare criticità sulla gestione delle relazioni sindacali da parte dell’Ufficio che Lei dirige.
L’ultima comunicazione data 27.7.18 “Interpelli per il personale di Polizia Penitenziaria” , ha provocato enormi dissapori tra il P.P. e soprattutto ha praticamente relegato a semplici spettatori le Organizzazioni sindacali liguri , e noi della UIL , non possiamo restare silenti .
Mentre si è in attesa di conoscere le determinazioni della S.V. rispetto alle oggettive incoerenze del PRAP, recentemente segnalate. Viene confermata l’abitudine di fare attendere anche mesi per ricevere riscontro alla corrispondenza sindacale ( problematiche Nuclei T.P. SANREMO e IMPERIA , Mense di Servizio , Costituzione Sezione Detenuti Violenti CC GE MARASSI, FESI GE PONTEDECIMO )
Oggi, addirittura, si registrano veri e propri stravolgimenti della realtà, tradotti in goffi tentativi di giustificare l’ingiustificabile.
Non possiamo non farLe notare il paradosso che genera la Vostra nota n° 31142/18 del 27 u.s., in materia di INTERPLLI . Ovvero la S.V. comunica che tutte le procedure di interpello dovranno essere bandite per incarico a tempo determinato ! Con la presente la UIL le ricorda che è in corso d’opera la costituzione del Nuovo “PID” e per questo motivo , considerato l’ART. 3 dell’Accordo Nazionale Quadro “CONTRATTAZIONE DECENTRATA” al P. 12 cita “ l’Accordo decentrato è valido ed efficace fino alla stipula dei nuovi accordi sulle stesse materie” quindi resta vigente quello ligure x la Liguria , ma non è tutto, pur volendo prendere per buono quello Piemontese l’Art. 6 - Mobilità interna al P. 2 “il Bando di interpello dovrà indicare se l’incarico da ricoprire è a tempo indeterminato o provvisorio” . La Vostra nota invece, in maniera autoritaria sostiene che tutte le procedure di interpello dovranno essere bandite per incarico a tempo indeterminato ! Forse è utile che ci si metta d’accordo sulle linee da seguire in materia di relazioni sindacali. Sempre se si vogliono affrontare i problemi. Con la presente Le chiediamo, cortesemente, di annullare la comunicazione del 27.07.18 .
Se anche in presenza di accordi sottoscritti, quindi condivisi, si continua ad adottare la politica del “si ritiene”, concetto chiaramente unilaterale, diventa davvero difficile, non solo per noi, attribuire la necessaria credibilità e l’autorevolezza al Provveditorato Regionale, caratteristiche sulle quali, a nostro avviso, si devono fondare le sane relazioni sindacali.
Cogliamo l’occasione per salutarla, con viva cordialità.