Ancora una volta siamo costretti ad intervenire in merito alla condotta posta in essere dal Direttore della Casa Circondariale di GE PONTEDECIMO , la cui indifferenza, rispetto alle regole ed alle stesse indicazioni superiori, comincia ad essere davvero disarmante, finanche ad alimentare dubbi circa una volontà specifica di evitare tutto ciò che è previsto. Anche perché, non vogliamo credere che un dirigente dello Stato, non sappia leggere ciò che il PRAP dispone attraverso comunicazioni formali ( nota Prap 4110/19 del 31.1.2019 ) 

Non basta. In questi giorni, il Direttore di GE PONTEDECIMO , con nota n°0004019 del 19.03.19 inviata a codesto PRAP  si è addirittura superata nonostante avessimo inoltrato già una nota dove si chiedeva il rispetto degli accordi (vd. nota 03/19 Coord./V. REG del 15.3.2019).

Ad apposita corrispondenza sindacale del nostro livello territoriale, in relazione a quanto previsto da ultimo P.I.D. soprattutto in barba allo stesso , viola e continua a violare qualsivoglia tipo di regola, stavolta in merito al Piano Ferie Estivo ( che senza alcuna condivisone , sottoscrizione applica criteri sconosciuti e pubblica avviso per il personale di Polizia Penitenziaria )  non rendendo trasparenti le stesse  procedure .

Non si hanno più termini per giudicare un simile comportamento: il Provveditorato Regionale con ultima comunicazione 10231 del 11.3.2019 , ha pressoché ordinato la Direzione a fornire chiarimenti ( ad oggi non pervenuti ) e a codesta O.S.  e al Prap. La  Direzione di Pontedecimo  fa tutto il contrario: non ha  ritenuto non solo chiarire , ma addirittura incrinare i rapporti tra sindacato e Amministrazione e soprattutto non recepisce indicazioni da codesto organo superiore , aldilà della mancata  applicazione dei   criteri dell’accordo regionale, che invita le Direzioni a chiudere i P.I.L. entro fine Maggio 2019 e ripetiamo “chiudere” .

Signor Provveditore, con estrema franchezza, dobbiamo fare appello alla Sua sensibilità e fare alcune considerazioni sulla sordità di alcuni dirigenti.

Già il momento che vive il personale di Polizia Penitenziaria della regione è piuttosto difficile e Lei stesso, rispetto alle carenze ed alle criticità, è più volte intervenuto. Se a questo, però, aggiungiamo che qualcuno riesce a complicare anche tutto ciò che dovrebbe essere di estrema chiarezza e fluidità, risulta davvero difficile contenere le contestazioni e la frustrazione del personale.

E’ fin troppo evidente che di fronte a simili comportamenti le chiavi di lettura possono essere solo due: o il dirigente non sa leggere ciò che il PRAP scrive, oppure, sa leggere perfettamente e se ne infischia di ciò che gli viene disposto.

Qualunque sia la ragione del comportamento del dirigente, si chiede alla S.V. un urgente ed incisivo intervento, affinché quest’ultimo rispetti le regole e la stessa gerarchia.

Si allega copia della corrispondenza citata. In attesa di riscontro, cordiali saluti.



Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)