UIL: BISOGNA VIETARE UTILIZZO DI BOMBOLETTE IN CARCERE
“ Da pochissimi minuti un detenuto magrebino W.Y. di circa 40 anni ristretto presso SESTA SEZIONE 3° PIANO , ha tentato il suicidio sniffando gas da una bomboletta - solo grazie al tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria in servizio si è riusciti ad impedire che, la già lunga , lista dei morti ( 63 suicidi nel 2018 - dato nazionale ) in cella per suicidio si allungasse sinistramente - ne da notizia Fabio Pagani , Segretario Regionale della UILPA Penitenziari che aggiunge - il tempestivo intervento dei baschi azzurri ha impedito che il detenuto morisse per inalazione di Gas , i poliziotti l’hanno trovato con la testa in una busta nera con all’interno la bomboletta , ormai privo di sensi - commenta il sindacalista - nel passato 2018 - solo grazie al loro coraggio - afferma PAGANI - ben 1000 i tentati suicidi messi in atto nelle carceri , sventati dalla Polizia Penitenziaria - l’Istituto di Genova Marassi rappresenta uno dei gironi infernale del sistema penitenziario italiano e ad alimentare questa spirale di violenza concorre certamente anche il dato di affollamento della struttura genovese. Stamani – rivela il Segretario della UIL – a Marassi sono presenti 700 detenuti a fronte dei 435 previsti - dobbiamo, purtroppo, rilevare come i mass-media, salvo sporadiche eccezioni, tendano a sottovalutare la portata del dramma umanitario e sanitario che si vive all’interno delle nostre prigioni. Così come in genere si ignora il determinante contributo che i Poliziotti Penitenziari forniscono nel salvataggio di vite umane all’interno delle carceri. Questi Poliziotti , coniugano al dovere di
sorvegliare il costante impegno nella prevenzione dei suicidi e degli atti autolesionistici . Purtroppo questo dato eclatante non viene solo ignorato dai mass media, quanto dalla stessa Amministrazione Penitenziaria, che nulla muove per valorizzare meriti ed impegno del proprio personale ”