Non accenna a diminuire la tensione all’interno degli istituti penitenziari, a Genova Marassi , ieri sera verso le 22.00 , quattro detenuti italiani hanno dato fuoco ai suppellettili della loro cella in seconda sezione quarto piano ( definitivi ) barricandosi all’interno della stessa camera detentiva, impugnando i piedi dei tavolini , sotto forma di protesta. Attimi di follia , l’incendio - informa Fabio PAGANI , Segretario Regionale UIL PA Penitenziari – ha sprigionato intensi fumi e il personale in servizio ha dovuto provvedere non con poche difficoltà a spegnere incendio e soprattutto a sedare i 4 detenuti farinosi . Due ore , ha impiegato la Polizia Penitenziaria per riportare ordine e sicurezza , un episodio gravissimo, che merita una condanna esemplare ai protagonisti di tale grave episodio. Nel porgere i nostri attestati di stima ai poliziotti penitenziari di Genova Marassi , che sono intervenuti con tempestività e professionalità. Eppure – continua PAGANI – noi abbiamo fatto richieste precise ai vertici del DAP, vale a dire di rendere noto come intendono procedere al fine di garantire l’incolumità; quali disposizioni utili a prevenire gli eventi critici si intendono impartire e quali procedure devono essere adottate durante le operazioni di servizio, perché intervenire così come si sta facendo senza competenza e cognizione di causa potrebbe essere pericoloso per se e per gli altri - Al DAP evidentemente sottovalutano il problema o ritengono che tra i compiti istituzionali della Polizia Penitenziaria siano comprese anche le violenze e le aggressioni da parte dei detenuti – sottolinea ironicamente la UIL – ed è per questo che rivolgiamo un appello alla Politica , quella vera , che senza un governo rischiamo il baratro più assoluto . Uno Stato che si rispetta non può permettere che i loro rappresentanti siano maltrattati impunemente in questa maniera.