OGGETTO: Distacchi Polizia Penitenziaria - REGIONE LIGURIA

  Abbiamo dovuto prendere atto di una serie di  provvedimenti in merito all’oggetto ,  adottato dal Suo Ufficio ( a firma del Dott. PANI ) nei confronti di nostri associati per il quale riteniamo dover porre in essere un percorso di tutela.

Agli interessati assegnati provvisoriamente presso la CR CHIAVARI e presso la CC GE Pontedecimo , infatti , è stato notificato  la disposizione di rientro presso le loro rispettivi sedi ( Marassi e Pontedecimo ) . A motivazione di tale provvedimento codesto PRAP ha ritenuto dover argomentare che le esigenze di servizio delle sedi cedenti,  sono da ritenersi preminenti rispetto ad altre realtà penitenziarie della Liguria .

Su tali argomentazioni potremmo sinanche avere nulla da eccepire. Ma c’è un ma, che segna il crinale tra la coerenza e la trasparenza dall’arbitrio. Ci risulta, difatti, che da ultima comunicazione DAP del Prot. n. 4-14/CompL’16 del 23.01.18, in riferimento all’assegnazione del personale della soppressa CC SAVONA , la CC di Ge Pontedecimo non  risulta essere presente come sede di scelta ( è palese l’intuizione ) , mentre codesto Prap prevede una carenza superiore alla CR CHIAVARI , dove di unità previste il DAP ne individua addirittura 5 . Senza dimenticare unità di P.P. distaccate in altri istituti (e da tempo immemore) in ragione di non meglio precisate ragioni di servizio e/o personali  e soprattuto “scomparse da ultima comunicazione PRAP” del 03.03.18 con prot. 9872/18 ,  avente come oggetto “Mobilità del personale di Polizia Penitenziaria . Solleciatiamo questo superiore ufficio a dare notizia alla scrivente O.S. in merito alle   unità di Polizia Penitenziaria femminile in uscita  dalla CC GE PONTEDECIMO da  anni distaccate presso la CC  LA SPEZIA e non solo  ( ormai trasferite regionalmente ?? ) . 

Non siamo soliti inseguire le voci di corridoio. Ma nel caso specifico non possiamo non sottolineare come l’incongruenza del provvedimento adottato nei confronti del nostri associati si “sposi” molto bene con quelle voci di corridoio che riferiscono di “intercessioni sindacali interessate” che avrebbero in qualche modo favorito la genesi della disposizione di cui trattasi.

In passato pur avendo modo di eccepire rispetto a “disattenzioni” registrate a favore di qualcuno (vedi elenco distacchi 12 Giugno 2017 ) a fronte delle argomentazioni giustificative abbiamo evitato di inasprire i toni ed alzare il livello dello scontro nel forzato convincimento che potessero essere intese come mere coincidenze.

Ma la moltitudine di queste “coincidenze” ci portano a pensare che,  al PRAP TORINO sia in atto un disegno coordinato a'o a delegittimare la UIL, semmai in favore di altri che potrebbero mostrarsi più accondiscendenti e sensibili alle “sirene del potere”. Vorremmo che la nostra sia una sensazione del tutto o immotivata; purtroppo all’esame obiettivo i nostri dubbi anziché svanire si rafforzano. Non vorremmo che l’educazione, il rispetto, la correttezza istituzionale e il nostro senso di responsabilità possano essere fraintese per accondiscendenza e debolezza. Pertanto è bene fare alcune precisazioni.

E’ del tutto evidente che in relazione ai distacchi l’intransigenza non può essere ad “intermittenza interessata”. Pertanto codesto PRAP ha l’obbligo, morale ed amministrativo di uniformare i criteri di concessione, di rigetto, di proroga e di rientro.

Considerato che trasparenza, equità e pari opportunità deve contraddistinguere la condotta della Pubblica Amministrazione, si chiede la revoca del provvedimento in questione ovvero l’adozione immediata di altri conseguenti e coerenti provvedimenti , oppure per dimostrare la nostra totale “trasparenza e purezza”  l'azzeramento di tutti i distacchi riferiti alle SEDI LIGURI , ovviamente di ogni ordine e grado

In attesa di urgente, dovuto riscontro, si porgono distinti saluti.


Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)