CAIRO MONTENOTTE - Hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari oltre 100 allievi della scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte. Nel corso del pomeriggio in serie uno dopo l’altro i giovani hanno iniziato a sentirsi male. Ma il numero è in costante aumento.
Tutti gli allievi hanno manifestato problemi di natura gastro intestinale. Sotto osservazione è finito il pranzo consumato alla mensa martedì mattina. I primi a prestare le cure agli allievi sono stati i medici e gli infermieri presenti nella struttura. Nausea, vomito, tremore e formicolio agli arti, questi sono stati i sintomi di intossicazione manifestati dai ragazzi. Sul posto è arrivato anche il personale del 118 che ha provveduto a curare i giovani allievi. Nessuno dei ragazzi colpiti è dovuto ricorrere al trasporto in ospedale, tutti sono stati curati all'interno della caserma. Un ragazzo a causa del malessere è caduto e ha riportato alcune ferite, la sua condizione non risulta comunque grave.
All'interno della scuola sono presenti 274 diplomandi e il corso è iniziato appena due giorni fa, l'8 gennaio. Il sindaco di Cairo Montenotte Paolo Lambertini, è intervenuto telefonicamente a Primocanale spiegando che "per motivi di sicurezza abbiamo deciso di fara arrivare un'autobotte alla caserma in modo da rifornire la struttura di acqua sicuramente pulita".
"Quello che sta succedendo in queste ore presso la Scuola di Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte ci tiene con il fiato sospeso - sono le parole del segretario regionale Uil Pa Polizia penitenziaria Fabio Pagani - aggiornato a circa 100 il numero idei neo agenti intossicati e 2 ricoverati all’ospedale di Savona nella serata di ieri - chiederemo immediatamente all’Asl e ai Nas di intervenire, all’Amministrazione Penitenziaria di fare chiarezza immediata su quanto accaduto e trovare eventuali responsabilità , invece ai neo Agenti di Polizia Penitenziaria - conclude il sindacalista della Uil - esprimiamo piena vicinanza e solidarietà augurando una immediata guarigione".
Quanto successo nella caserma di Cairo ha subito fatto pensare a un legame con l’incendio che domenica ha mandato in fumo tonnellate di materiale da riciclo contenuto nei capannoni della Fg Riciclaggi. In realtà tra i due eventi non esiste alcuna correlazione. E nel frattempo si attendono i risultati dei campionamenti effettuati dall'Arpal per verificare la presenza di diossina nell'aria. Tra giovedì e venerdì dovrebbe arrivare il dato definitivo. Al momento però la situazione risulta nella normalità, con i livelli di inquinamento ambientale sempre rimasti entro i valori precedenti all'incendio.
Su Facebook però è partito l’allarme per la presenza di acqua torbida fuoriuscita da alcuni rubinetti del paese. "Conseguenza - spiegano dal Comune - dei forti temporali che hanno colpito la Val Bormida nelle scorse ore".