Un vero e proprio bollettino di guerra quello registrato delle ultime ore all’interno della casa circondariale di Genova Marassi.
A dichiararlo è Fabio PAGANI - Segretario Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria-
Dopo il ritrovamento dei due telefonini del 7 Novembre, ieri ancora un telefonino sottratto ai detenuti e questa volta in Prima Sezione - durante la notte, invece, presso il Centro Clinico dell’Istituto, un detenuto Nigeriano , con Gravi problemi psichiatrici, ha preso a sputi un agente di Polizia Penitenziaria ed ha cominciato a sbattere e rompere la camera , creando forti disordine nel Piano - I detenuti della sezione su tutte le furie - stati tranquillizzati, con grossa difficoltà dalla Polizia Penitenziaria - da tempo aggiunge PAGANI -ormai abbiamo gettato, inascoltati, un grido di allarme sulle condi zioni di lavoro cui è costretta la Polizia Penitenziaria all’interno degli istituti penitenziari, nella quale si chiede appunto come si intende garantire l’incolumità fisica del personale , eppure – continua PAGANI – noi abbiamo fatto richieste precise ai vertici del DAP, vale a dire di rendere noto come intendono procedere al fine di garantire l’incolumità; quali disposizioni utili a prevenire gli eventi critici si intendono impartire e quali procedure devono essere adottate durante le operazioni di servizio, perché intervenire così come si sta facendo senza competenza e cognizione di causa potrebbe essere pericoloso per se e per gli altri - al DAP evidentemente sottovalutano il problema o ritengono che tra i compiti istituzionali della Polizia Penitenziaria siano comprese anche le violenze e le aggressioni da parte dei detenuti – sottolinea ironicamente la UIL – ed è per questo che rivolgiamo un appello al Ministro della Giustizia affinché convochi un tavolo di monitoraggio utile ad individuare soluzioni percorribili.
Uno Stato che si rispetta non può permettere che i loro rappresentanti siano maltrattati impunemente in questa maniera.