UIL : Introdurre e detenere telefonini in carcere è Reato
“ Nella giornata di Sabato il reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Reclusione di SANREMO ha portato a segno una brillante operazione rinvenendo 4 microtelefoni cellulari sapientemente occultati all’interno di un “pacco di zucchero” in una cella del Padiglione C di VALLE ARMEA . Lo riferisce Fabio PAGANI – Segretario Regionale della UILPA Polizia Penitenziaria – che commenta così - “Se plaudo alla buona notizia del ritrovamento dei cellullari, ovviamente non sfugge alla mia attenzione la circostanza che essi siano stati fraudolentemente e pericolosamente introdotti all’interno di un carcere, peraltro di particolare interesse per la sicurezza nazionale. La Polizia Penitenziaria è costretta quotidianamente ad affrontare immani difficoltà, anche nel contrasto alla criminalità organizzata e alla minaccia terroristica incombente. introdurre e detenere telefonini in carcere è reato - precisa il sindacalista della UIL , grazie al Decreto Legge del 21 Ottobre 2020 n. 130 - con condanne da uno a quattro anni . Colgo l’occasione per rivolgere il plauso della UIL alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria di SANREMO esortandoli a proseguire senza sosta con la consueta perizia nell’impegno istituzionale. E’ evidente come l’introduzione di oggetti e/o sostanze proibite all’interno dei penitenziari alimenta loschi affari e la Polizia Penitenziaria di Sanremo seppur in grave carenza organica , ancora una volta ha dimostrato la presenza dello STATO , ora però - sottolinea il Segretario UIL - la politica economica del Governo DRAGHI deve cominciare ad incidere sostanzialmente sulla carenza degli organici della Polizia Penitenziaria che impedisce di articolare servizi di prevenzione e controllo sistematici ed efficaci.”.