UIL: LA POLIZIA PENITENZIARIA SALVA IL VOLO MILANO/ROMA/BARI
GENOVA 11/11/2020 – “ Purtroppo è la triste relata’ penitenziaria , stamani un detenuto psichiatrico ( G.G. italiano di anni 30 ) , appartenete al carcere di Genova Marassi, di pericolosita’ estrema, che ha girato circa 50 Istituti Penitenziari ( per reiterate aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, trasferito sempre per ordine e sicurezza ) , in tempo di Covid - 19 con emergenza Arancione - assurdo afferma PAGANI - gli è stato concesso un permesso per necessita’ per la morte del nonno a Bari - avrebbe dovuto prendere l’aereo da Milano per raggiungere Bari , facendo scalo a Roma , scortato dalla Polizia Penitenziaria di Genova Marassi, con partenza alle 3 di questa mattina da Genova , ( ovviamente non a norma la traduzione nell’orario notturno ) - Il detenuto barese, pericolosissimo stava per essere imbarcato sull’aereo da Milano Malpensa , ma per tutto il viaggio GENOVA - MILANO , aveva già iniziato a creare enormi problemi con minacce e tentativi di aggressione , creando non pochi problemi alla POLIZIA PENITENZIARIA di scorta - commenta PAGANI - giunti a Milano il personale di Polizia Penitenziaria , opportunamente e professionalmente ha reputato che non vi fossero le condizioni di sicurezza per l’ imbarco del detenuto a Milano Malpensa e con estrema professionalita’ è stata costretta a riportare il detenuto a Marassi che - conclude il sindacalista Uil - fosse salito in aereo oggi forse staremmo qui a parlare di tutt’altro –– e incalza – chi concede questi benefici a questi soggetti pericolosi , se ne assuma anche la responsabilità , non è possibile che l’amministrazione penitenziaria , il governo , le istituzioni , mandano la Polizia Penitenziaria allo sbando, al macero - infine - al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al Ministero della Giustizia – conclude Pagani –, chiediamo di accelerare sulla revisione del modello custodiale, ma anche di costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico di detenuti che abbiano aggredito e procurato lesioni permanenti agli operatori penitenziari e, conseguentemente, pure danni all’erario”.